Tuesday, September 24, 2013

Maria Romero: è l'ora di una nuova fantasia della carità



Le pennellate della sua vita e della sua spiritualità sono state preparate dal Prof. Mauricio Viquez Lizano che, non presente a Roma, viene “sostituito” da sr. Melania Martinez Alvarez, del Nicaragua.
Sr. Maria Romero, nicaraguense. Una testimone. In lei l’esperienza della filialità si concretizza in uno stile di vita tutta ispirata a Maria: «Ricordati che sono tutta tua, interamente tua. Ricordati che mi sono consacrata a te con tutta la mia anima, la mia vita, il mio cuore».
Da lei guidata, «Mi Mamacita Maria mi aprirà le porte», da lei motivata, «Maria è colei che possedendola posseggo il Cielo, poiché dove si trova lei si trova Gesù e Gesù è il Cielo, godimento del possesso. È il mio tesoro senza uguali, la mia perla preziosa del Vangelo, per possedere la quale ho venduto tutte le mie cose. È il trono regale del mio cuore affinché Gesù regni in me. La mia regina, la mia celeste principessa. La mia delizia di paradiso e la delizia di Gesù. È la mia moneta imperiale per pagare a Gesù i miei debiti» , a lei affidata: «Metti la tua mano, Madre mia, mettila prima della mia».
Sr. Maria traduce il suo perenne Magnificat nella “fantasia della carità”: fonda le Opere Sociali della Casa Maria Auxiliadora a favore dei poveri, soprattutto donne e bambini tra i più bisognosi, dà inizio alla pastorale diocesana con le Misioneritas, organizza corsi di formazione professionale, dà vita ad ambulatori con varie specializzazioni, a strutture di accoglienza, a luoghi per la catechesi e l’alfabetizzazione. Soprattutto promuove l’ASAYNE (Asociación de Ayuda a los Necesitados) che le consente di creare le Ciudades de Maria Auxiliadora, villaggi per dare dignità e speranza alle famiglie senza tetto, “el broche de oro”, «l’ultima cosa che Maria Ausiliatrice mi ha suggerito per il bene dei poveri».
La sua esperienza di relazione filiale con Maria è molto realista: «È lei che ha fatto tutto!».
Una espressione finale ci rivela chiaramente il proposito della sua vita, capace di interpellare la nostra mediocrità: «Impiegare il tempo al servizio di Dio e per il bene degli altri! Ci può essere forse un’occupazione più vantaggiosa per una vita così corta come la presente?»

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