L’ultimo
intervento della giornata, è di sr. Piera Cavaglià, Segretaria generale già
docente alla Facoltà «Auxilium» e ha per tema: L’esperienza di filialità e i risvolti pedagogici in S. Maria Domenica Mazzarello e nell’Istituto
delle FMA.
Sr.
Piera all’inizio della sua relazione afferma che ogni Fondatore condensa nel
nome che attribuisce alla Congregazione da lui iniziata la sintesi della sua
visione carismatica: Figlie di Maria Ausiliatrice è il nome dato da don Bosco
al suo Istituto fin dalla prima bozza delle Costituzioni, ufficialmente
ribadito nel giorno della fondazione, il 5 agosto 1872: «Voi appartenete a una
Famiglia religiosa che è tutta della Madonna. […] Abbiate come gloria il vostro
bel titolo di Figlie di Maria Ausiliatrice e pensate spesso che il vostro
Istituto dovrà essere il monumento vivo della gratitudine di don Bosco alla
Gran Madre di Dio, invocata sotto il titolo di Aiuto dei cristiani».
Nel
nostro nome, secondo sr. Piera «sono contenuti due aspetti particolari: la
relazione filiale dei membri con Maria e la loro missione nella società e nella
Chiesa. Il rapporto filiale che ogni FMA ha con Maria diventa un vero e proprio
cammino “performativo”: attraverso la relazione con Maria, la FMA diviene come
Maria: “ausiliatrice” con l’Ausiliatrice tra i giovani più poveri».
Prima
però di approfondire questo aspetto, presenta il rapporto forte e intenso di
Maria Domenica Mazzarello con Maria. La vita di Maria Domenica Mazzarello si
svolge “sotto lo sguardo e la guida di Maria”.
La sua si potrebbe considerare una storia di affidamento a Dio per le
mani di Maria di cui si sente profondamente figlia.
L’approfondimento
della filialità nell’Istituto delle fma è considerato da sr. Piera con una
prospettiva storica dove ripercorre alcune fasi di questa esperienza nella
storia dell’Istituto: la prima è
caratterizzata dal culto e dalla devozione, la seconda coincide con un tempo di crisi e la terza si può descrivere come la riscoperta di Maria, Madre e
educatrice.
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