Il
programma del Seminario segnala che, oggi, entriamo nella quarta sessione: "Educarci ed
educare alla filialità. Linee operative”.
È sr.
Emilia Musatti, Vicaria generale, a presiedere i lavori della giornata. Ed è
lei che, nella sua introduzione, aiuta a ripercorrere il cammino fatto: dalla
memoria delle testimonianze all’approfondimento delle radici della filialità
con gli approcci antropologici, psicologici, biblici e teologici, alla lettura
della filialità dalla prospettiva della filosofia e teologia dell’educazione
fino a quella pedagogico-carismatica.
Iniziamo
un processo che avrà la sua concretizzazione nei vari contesti e culture da cui
proveniamo. Ed è importante, sottolinea, che sia “concreto”, convergente nell’ottica
formativa ed educativa: un cammino costante di formazione per essere “figlie”
di Maria Ausiliatrice ed essere come lei “ausiliatrici” dei giovani e delle
giovani. Richiama quanto contenuto nel Progetto formativo dell’Istituto: vivere
nella nostra vita l’inedito di Maria, la cui esistenza non è qualcosa di
compiuto per sempre, ma una realtà che fluisce e si invera nella nostra
esistenza e in quella dei giovani.
La
parola passa poi a sr. Rosangela Siboldi, docente di Teologia pastorale alla Facoltà,
che introduce il significo dei laboratori tematici e di approfondimento che
occuperanno l’intero arco della giornata.
«La
parola - esordisce - oggi passa solennemente all’assemblea». Nel suo breve
intervento, ricorda l’obiettivo del laboratorio: focalizzare l’apporto della
filialità mariana nella promozione della formazione e dell’educazione
evangelizzatrice nelle varie situazioni esistenziali.
Questo
obbliga a 1) individuare alcune idee forza generatrici di un’azione formativa e
pastorale qualificata; 2) tradurre le idee forza in orientamenti per percorsi
formativi ed educativi specifici, atti ad avviare processi in ordine allo
sviluppo della personalità cristiana.
Le
partecipanti sono divise in 7 laboratori che coprono 5 campi di azione: formazione,
Movimento Giovanile Salesiano, pastorale giovanile, pastorale scolastica,
promozione della giovane donna,
Ogni
laboratorio si focalizza unicamente sul suo campo d’azione, cercando di
individuare e approfondire (prima tappa) le idee forza emergenti dal seminario:
“che cosa ci interpella e perché?”. In seguito, cerca di tradurre le idee forza
in orientamenti per percorsi di formazione e di educazione evangelizzatrice
specifici. Alcune domande guida sono: 1) Come le idee forza possono tradursi in
una azione determinata? 2) Quali conseguenze possono portare nella realtà personale,
nella vita comunitaria, nella missione educativa? 3) Quali passi di qualità
richiedono per essere attualizzate?
Ci
ritroveremo in assemblea alle 17.30 per condividere quanto emerso nei
laboratori attorno ad una griglia comune che, a partire dalle idee forza,
individua per ciascuna le mete da raggiungere, gli atteggiamenti (disposizioni
che abilitano a scegliere ed agire secondo la logica evangelica), le
esperienze.Arrivederci!
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