«Maria,
Colei che aiuta, che fa crescere, che educa, che accompagna e sostiene, che
sempre promuove la vita rappresenta un nucleo essenziale dell’identità e della
missione della Facoltà».
Si introduce così, sr. Pina Del Core, Preside della
Facoltà “Auxilium”, richiamando come il nome della Facoltà - “Auxilium” - e, in
particolare, il suo motto “Con Maria per una cultura della vita” richiamano la
sua missione specifica, che si è tradotta nel corso degli anni in un serio
approfondimento della Mariologia e delle scienze dell’educazione in dialogo con
altre facoltà pontificie, in particolare il Marianum
e l’Università Salesiana, cercando di assicurare sempre una prospettiva
interdisciplinare: «Su questo percorso di ricerca e di studio si è innestata la
preparazione del presente Seminario»,
che è non solo per le FMA, ma per la chiesa, per molte famiglie religiose che
si ispirano a Maria una tappa importante perché costituisce «un’occasione
speciale per affrontare, nel contesto globale di una crisi di identità che sta
toccando l’esistenza degli uomini e delle donne del nostro tempo e che trova i
suoi risvolti preoccupanti sul mondo giovanile una questione complessa ma
vitale: identità e filialità sono due compiti umani tra i
più rilevanti che si intrecciano con la tematica della maternità/paternità, realtà oggi continuamente rimesse in discussione
nella nostra cultura».
Per
sr. Pina riflettere su questi aspetti, che risultano ancora essere la fonte più
stabile di sicurezza, di armonia e serenità nel vivere, mediante un approccio
volutamente interdisciplinare nella prospettiva delle scienze dell’educazione,
risponde da una parte all’esigenza di un confronto più documentato con cui
decifrare meglio la complessa realtà dell’identità mariana di un Istituto
religioso educativo come quello delle FMA, e dall’altra può costituire un
valido contributo per individuare percorsi e strategie educative concrete da
mettere in atto nei diversi contesti e nelle diverse istituzioni formative dove
siamo chiamati ad operare.
«Il
Seminario - conclude - intende favorire la coniugazione tra riflessione critica
e azione apostolica educativa. Molto del “vissuto” delle persone credenti e
degli educatori/educatrici cristiani oggi richiede di essere tematizzato,
perché spesso si nota la sproporzione tra vissuto e riflessione. Dinanzi a un
vissuto molto ricco da parte di chi ha sperimentato concretamente l’identità
mariana incarnata nell’azione educativa e a una riflessione che in passato
rimarcava piuttosto una prospettiva devozionale poco critica, il tematizzare
costituisce un bisogno formativo e apostolico da prendere seriamente in considerazione».
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